domenica 15 novembre 2020

"Consigli alle Nazioni Unite"

 

La seguente intervista è il seguito di una conversazione che ebbe luogo il 31 maggio 1974 a Ginevra tra Sua Divina Grazia A.C. Bhaktivedanta Swami Prabhupada e il signor C. Hennis, membro dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro che opera nell’ambito delle Nazioni Unite.

 


Srila Prabhupada:
Il corpo sociale dovrebbe avere una classe di uomini che agisce da cervello e guida in modo che tutti possano diventare felici. Questo è lo scopo del nostro movimento.

 Hennis: Uno scopo valido: in ogni società è sempre stata affermata la necessità di una classe sacerdotale, ossia di una classe di filosofi-guida.

 Srila Prabhupada: Ora però la cosiddetta classe sacerdotale sta distorcendo i comandamenti biblici per conformarli ai propri capricci. Per fare un esempio, la Bibbia comanda: “Non uccidere”, ma la classe sacerdotale, come le altre classi, permette che esistano i mattatoi. Com’è dunque possibile che questa classe possa fungere da guida?

 Hennis: Ma il mondo animale è interamente composto di esseri che si divorano a vicenda. Io credo che la giustificazione che la gente ha per mantenere i mattatoi è che si tratti soltanto di un modo più pulito di uccidere di quello di un leone che balza su un’antilope.

 Srila Prabhupada: Un essere umano dovrebbe essere provvisto di discernimento. L’uomo deve essere guidato dal proprio cervello, e la società deve essere guidata dalla “classe dei cervelli”, cioè dai sacerdoti, gli uomini di pensiero. La natura ha dato agli esseri umani i frutti, gli ortaggi, i cereali, il latte, alimenti che sono tutti provvisti di grande valore nutritivo, e gli esseri umani dovrebbero essere soddisfatti di questi cibi salutari. Perché dovrebbero mantenere dei mattatoi? Come possono pensare che saranno felici peccando, non seguendo i comandamenti di Dio? Questo vuol dire che la società è priva di cervello.

 Hennis: La mia organizzazione non è direttamente interessata al fornire un cervello alla gente.

 Srila Prabhupada: Può darsi che la sua organizzazione non sia direttamente interessata a ciò, ma se la sua società è priva di cervello, non potrà mai diventare felice, per quanto voi possiate cercare di organizzarla. Io sono convinto di questo.

 Hennis: Alla mia organizzazione sta a cuore eliminare gli ostacoli che impediscono alle persone di avere un cervello che funzioni a dovere. Uno di questi ostacoli è la povertà.

 Srila Prabhupada: No. La cosa principale è che la società deve imparare a discriminare fra attività pie e attività colpevoli. Gli esseri umani devono dedicarsi ad attività pie, non ad attività peccaminose. In caso contrario saranno privi di cervello. Non sono migliori degli animali. E secondo un punto di vista morale, le piacerebbe mandare sua madre al mattatoio? Lei beve il latte della mucca – e quindi la mucca è sua madre – e poi lei la manda al mattatoio. Per questa ragione chiediamo: dov’è il cervello della società?

 Hennis: Certo, quando lei parla delle distinzioni che vengono fatte fra attività pie e attività colpevoli…

 Srila Prabhupada: Oggi praticamente nessuno fa questa distinzione, ma noi la facciamo, e abbiamo introdotto queste idee fondando comunità agricole e proteggendo le nostre mucche. Le nostre mucche vincono premi come migliori produttrici di latte, perché sono molto felici. Loro lo sanno: “Queste persone non ci uccideranno”. Lo sanno, e per questo sono felici. Non uccidiamo neppure i loro vitelli. Nelle altre fattorie, non appena una mucca mette al mondo un vitello, lo strappano alla madre per ucciderlo. E’ possibile constatarlo; questo significa che la società non ha cervello. Voi potrete creare centinaia di organizzazioni, ma la società non sarà mai felice. Questo è il verdetto.

 Hennis: Beh, non possiamo essere accusati di dedicarci ad attività colpevoli quando non pensiamo che quello che stiamo facendo sia peccato.

 Srila Prabhupada: (ridendo): Davvero? Lei crede di non poter essere accusato di infrangere la legge dello Stato solo perché non sa qual è la legge dello Stato? Il punto è che se la vostra classe sacerdotale non sa che cos’è peccaminoso può anche istruirvi di non fare niente di peccaminoso, ma a che serve? E’ necessario che una classe sacerdotale sappia distinguere tra ciò che è colpevole e ciò che non lo è per potervi impartire le giuste istruzioni. In questo caso voi dovete rinunciare alle vostre attività colpevoli. Quando questi giovani sono venuti da me, ho detto loro: “Il mangiar carne, il sesso illecito, il gioco d’azzardo e l’uso di sostanze intossicanti: queste cose sono colpevoli. Dovete eliminarle”. Se non rinunciamo a queste attività colpevoli la natura ci punisce. Dobbiamo quindi conoscere le leggi della natura, dobbiamo sapere quello che la natura vuole. In definitiva, la natura vuole che noi, esseri umani, cessiamo le nostre attività colpevoli. Se non lo facciamo, dobbiamo essere puniti.

 Hennis: Noi stiamo soltanto di dare alle persone un’equa parte delle cose materiali della vita: salari giusti, cose dignitose, buone opportunità per il tempo libero.

 Srila Prabhupada: Questo è giusto, ma le persone devono saper riconoscere ciò che è colpevole da ciò che non lo è.

 Hennis: Si, ma non credo che lei possa sperare davvero di indottrinare la gente. Perlomeno, non può aspettarsi che un’organizzazione internazionale indottrini la gente.

 Srila Prabhupada: Come organizzazione internazionale per la pace e la prosperità, le Nazioni Unite dovrebbero mantenere una classe di uomini che fungano da cervello per la società. Allora tutto andrà alla perfezione. Semplici mani e gambe che lavorano senza una direttiva, senza un cervello, non vanno bene. Le Nazioni Unite sono state organizzate per il beneficio totale della società umana, ma non hanno un ministero per quella che possiamo definire l’organizzazione addetta al cervello.

 Hennis: E’ vero, certo. I funzionari delle Nazioni Unite servono gli interessi dei membri delle varie nazioni del mondo. Quello che cerchiamo di fare e facciamo è di aiutare a capire i loro problemi.

 Srila Prabhupada: Già, aiutarle a capire. Perlomeno aiutarle a capire quello che dovrebbero e quello che non dovrebbero fare. Almeno questo.