lunedì 30 agosto 2021

"GRHASTHA E GRHAMEDHI" di S.D.G.Bhaktivedanta Swami Prabhupada

 

Le Scritture rivelate raggruppano in due categorie le persone che si dedicano alla vita di famiglia; le une sono dette grhastha e le altre grhamedhi. I grhastha vivono con la moglie e i figli, ma si consacrano alla realizzazione della Verità suprema. I grhamedhi, invece, sono coloro che vivono solo per assicurare il benessere dei membri della loro famiglia, in senso più o meno esteso, e invidiano tutti “gli altri”. La parola medhi indica l’invidia verso gli altri, caratteristica dei grhamedhi, che sono interessati soltanto alla loro famiglia. Di conseguenza, un grhamedhi non è mai in buoni rapporti con un altro grhamedhi, e su più vasta scala, una società o una nazione non è mai in buoni rapporti con un’altra società o nazione altrettanto egoista. Nell’età di Kali tutti i capifamiglia sono invidiosi l’uno dell’altro, ciechi come sono alla conoscenza della Verità suprema. Essi hanno molti argomenti – politici, scientifici, sociali, economici e così via – che sono per loro oggetto di ascolto, ma a causa della loro scarsa conoscenza trascurano la questione delle sofferenze fondamentali della vita, cioè la nascita, la malattia, la vecchiaia e la morte. In realtà, la vita umana ha lo scopo di mettere un termine definitivo a queste sofferenze, ma il grhamedhi, abbagliato dall’energia materiale, dimentica completamente la realizzazione spirituale. Eppure, la soluzione definitiva ai problemi dell’esistenza è tornare a Dio, nella nostra dimora originale. Solo in questo modo, come afferma la Bhagavad-gita (8.16), scompaiono le sofferenze dell’esistenza materiale -la nascita, la malattia, la vecchiaia e la morte.

La via che conduce a Dio consiste nell’ascoltare ciò che riguarda il Signore Supremo, il Suo nome, la Sua forma, i Suoi attributi, i Suoi divertimenti e la varietà di ciò che Lo circonda. Le persone sciocche ignorano tutto questo. Ascoltano volentieri ciò che riguarda i nomi e le forme di ogni cosa temporanea, ma non sanno usare il loro potere di ascolto per il bene ultimo. Nella loro confusione mettono addirittura per iscritto le loro speculazioni sul nome, la forma e gli attributi della Verità suprema. Bisogna dunque stare attenti a non diventare grhamedi e vivere solo per invidiare gli altri; dobbiamo diventare veri grhastha, secondo il significato indicato dalle Scritture.