Questa conversazione tra Sua Divina Grazia A. C. Bhaktivedanta Swami Prabhupada e uno dei suoi discepoli si svolse a Bhubaneswar, in India, nel 1877.
Discepolo: Srila Prabhupada, una delle critiche rivolte al nostro Movimento per la Coscienza di Krishna è che seguiamo un’autorità assoluta. La gente ci critica perché ci atteniamo rigidamente alla tua autorità e a quella delle Scritture. Dicono che questo atteggiamento psicologico non è giusto.
Srila Prabhupada: Le loro critiche sono contraddittorie. Se affermano che il principio dell’autorità non va bene, allora perché ci criticano? In realtà, cercano di imporci la loro autorità.
Discepolo: (nel ruolo di oppositore): Non dico che devi accettare me come autorità.
Srila Prabhupada: Allora dici delle sciocchezze. Sei come un commerciante che vende la sua merce, ma al cliente dice: “non devi comperare da me”. A cosa serve questo modo di vendere? A che servono le tue istruzioni, se non devo accettarti come autorità?
Discepolo: Ebbene, tutti devono vivere la loro vita, per cui ogni persona dovrebbe prendere il meglio da molte autorità. Io potrei accettare qualche idea della tua filosofia e altre anche da filosofie diverse. Posso prendere qualunque cosa che penso sia la migliore per me.
Srila Prabhupada: Ma se trovi il meglio di tutto in un unico posto, perché dovresti correre qua e là?
Discepolo: La storia ci insegna che tutte le volte che c’è un’autorità assoluta, ci sono problemi – come la Germania di Hitler – , per esempio.
Srila Prabhupada: L’autorità assoluta è pericolosa quando l’autorità è sbagliata. Ma se l’autorità è giusta, allora va bene – perché puoi sottometterti ad un’autorità e ricevere tutta la conoscenza. E’ come andare ad un supermercato dove possiamo trovare tutto in un unico posto.
Discepolo: Ma la gente spesso confonde la nostra fedeltà alle Scritture con il totalitarismo. Una volta un professore mi disse che se il Movimento per la Coscienza di Krishna fosse diventato potente, probabilmente saremmo intolleranti verso tutte le altre religioni.
Srila Prabhupada: Questo significa che non ci capisce.
Discepolo: Supponi che qualcuno non voglia essere devoto in una società retta da un re o da un presidente coscienti di Krishna. Cosa gli accadrebbe?
Srila Prabhupada: Il re deve punirlo – ne ha il potere. Per esempio, se un bambino dice: “Padre, non credo nell’istruzione, lasciami giocare”. Il padre non lo glielo permetterà mai. Il dovere del re è guidare i cittadini alo stesso modo.
Discepolo: Ma se qualcuno volesse essere cristiano in una società governata da un leader cosciente di Krishna, questa persona verrebbe punita?
Srila Prabhupada: Il padre non castiga sempre, ma solo quando il figlio fa qualcosa di sbagliato. Praticare la religione cristiana significa credere in Dio e rispettare i Suoi comandamenti. Un vero cristiano non sarebbe perseguitato in una società con una guida cosciente di Krishna.
Discepolo: Allora ai Cristiani sarebbe permesso di seguire la Bibbia?
Srila Prabhupada: Si. Seguire la Bibbia è certamente religione. Ma i Cristiani oggi non seguono le loro Scritture. La Bibbia dice: “Non uccidere”, ma essi stanno uccidendo milioni di mucche per mangiarne la carne. Che genere di cristianità è questa
Discepolo: Allora dovrebbero essere puniti.
Srila Prabhupada: Si, dovrebbero essere puniti. Questo è il dovere del re. Tu puoi seguire qualsiasi religione autentica e ricevere tutta la protezione di un governo cosciente di Krishna. Ma se non segui fedelmente la tua religione, devi essere corretto. Questo è il dovere del re. Un re non può importi di seguire una particolare fede religiosa, ma può ordinarti di seguire fedelmente quella scelta. Se non hai una religione, allora sei un animale e devi essere punito. Religione significa le istruzioni date da Dio (dharmam tu saksad bhagavatpranitam). Ed essere religioso significa obbedire a Dio e amarLo. Quindi non importa quale sia il percorso religioso attraverso cui hai compreso Dio. La cosa importante è che tu ami Dio e che tu rispetti i suoi comandamenti. Allora sei religioso. Ma se non conosci Dio – o se hai un qualsiasi Dio immaginario – allora devi imparare chi sia veramente Dio E se ti rifiuti di impararlo, devi essere punito.
Discepolo: Se qualcuno dice: “Io conosco Dio”, qual’è la prova per vedere se è vero?
Srila Prabhupada: La prova è che deve essere capace di spiegare Dio agli altri. Chiedigli: “Sai dire cosa è Dio?”.
Discepolo: “Dio è la forza che muove l’universo”
Srila Prabhupada: Allora questo dimostra che tu non conosci Dio. Chi c’è dietro questa forza Quando c’è una forza, ci deve essere una persona che ha la forza – che sta esercitando la forza. Chi è questa persona?
Discepolo: Io non ho una visione di questo tipo.
Srila Prabhupada: Allora impara da me chi è Dio. E se rifiuti, devi essere punito. Vedi, il re deve verificare che i cittadini siano coscienti di Dio. Questo è il suo dovere.
Discepolo: Allora un leader cosciente di Krishna deve essere come un padre.
Srila Prabhupada: Si. Questa qualità fu personalmente dimostrata dal Signore Ramacandra. Egli trattava i Suoi sudditi come figli ed essi consideravano il Signore Rama il loro padre. La relazione tra il re e i cittadini dovrebbe essere come quella tra padre e figli.
Discepolo: Il castigo che dà il re…
Srila Prabhupada: Questo viene impartito per amore, non per invidia. Castigare significa correggere. Se un cittadino si comporta male, deve essere corretto. Questo è il vero compito di Krishna nella società umana: castigare i miscredenti, proteggere le persone sante e stabilire i veri principi della religione. Questa è la missione di Dio, la Persona Suprema, nel mondo, e noi dobbiamo eseguire la Sua missione. I devoti coscienti di Krishna dovranno gradualmente occupare i posti di comando per correggere tutta l’intera società umana.